sabato, gennaio 28, 2006

" SE INDOVINO E' PERCHE' HO PIU' CULTURISMO DI TE " Super Bonus



Figliuoli visto il grande successo della rubrica e le linee sovraccariche per le innumerevoli chimamate, vi farò un indovinello BONUS datomi dal Ns. Amico ALE... neanche io so la soluzione quindi aprite gli sfinteri e spingete spingete e cagatemi la risposta al più presto....

In un città incantata ci sono tre profeti: Gino, Lino e Pino. Uno di loro dice sempre la verità, un altro sempre il falso, e il terzo dice il vero e il falso in modo casuale e imprevedibile. Inoltre essi rispondono nella loro lingua, nella quale le parole “si” e “no” sono “fi” e “ui, ma non sappiamo quale corrisponda a “si” e quale a “no”. Quali domande possiamo rivolgere ai tre profeti per smascherarli, facendo solo tre domande e ammettendo come risposta solo un semplice “fi o “ui”?

6 Comments:

Blogger Minetz said...

Secondo me la domanda che devi fare a Gino è "Significa da quello che noi intendiamo per sì se e solo se tu sei verace se e solo se Dino è quello Imprevedibile?’”.

31 gennaio, 2006 22:09  
Blogger Minetz said...

scusa ho sbagliato a digitare: "Significa da quello che noi intendiamo per sì se e solo se tu sei verace se e solo se Lino è quello Imprevedibile?”.

31 gennaio, 2006 22:12  
Blogger Alex B. said...

“Rivolgiamoci ad uno dei tre a caso, es. Pino, e facciamogli la prima domanda. Eccola: “Significa da quello che noi intendiamo per sì se e solo se tu sei verace se e solo se l’oracolo B è quello Imprevedibile?’”.


Ci si potrebbe chiedere preliminarmente il motivo dell’inutile e fuorviante affastellarsi “a catena” delle condizioni (“se e solo se…se e solo se..”) con il conseguente possibile, inestricabile equivoco di una doppia condizione non sommativa bensi “moltiplicativa”, quando un’enunciazione meno oscura e meno scorretta sarebbe stata: “se e solo se… e se e solo se…”; ma non sottilizziamo. A questo punto, se il profeta Pino è verace (Pino ver.) e se la situazione degli altri oracoli è (schematicamente) Gino impr. e Lino mend., la risposta sarà ‘fia’ (= sì), mentre se si troveranno Gino mend. e Lino impr. la risposta sarà ‘ui’ (= no).

Ma se l’interrogato è mendace, rispondendo dovrà simultaneamente: a) contraddire la verità o la falsità di una clausola (‘se e solo se Gino è impr.’), ovvero spacciarla comunque per ciò che non è: vera se falsa, falsa se vera; b) affermare falsamente o lasciar credere d’essere il Verace; c) dire il contrario di ciò che direbbe il Verace pur spacciandosi per il medesimo; d) invertire il senso di ‘fi’ e ‘ui’. Ebbene, in queste condizioni una risposta univoca risulta impossibile. Se il profeta optasse per falsificare soltanto parte delle suddette condizioni, farebbe una scelta del tutto arbitraria e praticamente “casuale”, divenendo in tal modo indistinguibile dal profeta Ambiguo. Se optasse per falsificare tutte le condizioni, rimarrebbe di fatto paralizzato, in quanto l’inversione falsificante di ciascun elemento si ripercuoterebbe ciclicamente sugli altri elementi oggetto del quesito, in una spirale senza fine. In altre parole: se deve negare d’essere il Mendace (condizione fondamentale ed esplicitamente posta dalla domanda), e quindi spacciarsi per il Verace, come potrà invertire i rispettivi valori di verità o falsità di ciascuna delle condizioni contemplate dal quesito? E se attua tale inversione, come potrà spacciarsi per il Verace? E se elude del tutto il problema dello spacciarsi per Verace: a) come potrà con ciò stesso dimostrarsi autentico Mendace, ovvero “sistematico negatore dell’implicito valore di verità o falsità di tutte le asserzioni” e dunque distinguersi rispetto ad un occasionale ingannatore o all’oracolo Imprevedibile?; b) con quale ordine di priorità (che non è affatto indifferente) dovrà capovolgere l’implicito valore di verità o falsità delle altre condizioni, fra loro già interconnesse dalla struttura stessa del quesito?; c) dovrà capovolgere la verità o falsità di ciascuna condizione, approdando poi ad un tipo di risposta conclusiva (sintesi complessa delle singole risposte falsanti sulle diverse condizioni) che sarebbe la stessa del Verace (identificandosi di fatto con quest’ultimo)?; o d) dovrà comunque dare la risposta contraria a quella del Verace, anche se il combinarsi delle menzogne dovesse infine approdare alla stessa risposta di quest’ultimo (come accade in altri paradossi del genere, quali “l’enigma del condannato” -che è però un enigma plausibile- ovvero delle due porte -conducenti l’una alla morte, l’altra alla fuga- e delle due guardie, l’una veritiera e l’altra menzognera)?

Ma soprattutto, perché mai il Mendace dovrebbe sentirsi vincolato a rispettare la consegna logica (ovvero l’obbligante validità, aprioristicamente assunta) del “se e solo se”? Non sarebbe proprio questo il primo caposaldo da sgretolare, ai fini dell’efficacia fuorviante d’una risposta radicalmente mendace?

Quale poi sia l’affidabilità della risposta dell’eventuale oracolo Imprevedibile (cui Boolos inspiegabilmente attribuisce un rigoroso rispetto dei “se e solo se” compresi nella domanda) lo si può immaginare senza difficoltà.

A questo punto soffermarsi sulla seconda e sulla terza domanda è del tutto superfluo, sia perché fondate sulle presunte risultanze della prima (rivelatasi inconcludente, anzi improponibile), sia perché infarcite di ulteriori “se e solo se” esposti alle identiche insolubili difficoltà di quelli sopra analizzati.

31 gennaio, 2006 22:14  
Blogger Alex B. said...

davide ha vinto il super bonus!!!

31 gennaio, 2006 22:15  
Blogger Fabrizio Giannone said...

DEVID non dargli i premi!!! A cercare su google sono capaci tuttissimi!!

01 febbraio, 2006 08:44  
Anonymous Anonimo said...

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22 gennaio, 2011 13:15  

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